Di Francesco, invece, non ha commentato il suo esonero dalla Samp. Il tecnico ex Sassuolo e Roma paga sia la querelle della vendita societaria, finita un po’ a tarallucci e vino in queste ore, sia le beghe tra il presidente Ferrero e il ds Osti: il primo ha voluto fortemente Eusebio e il suo staff, tanto da garantirgli un contratto triennale; il secondo, invece, era contrario e aveva già un accordo in tasca con Pioli dalla scorsa primavera. A condizionare pesantemente il lavoro di Di Francesco, però, ci ha pensato un non-mercato imbarazzante. Ceduti alcuni big, la Samp non ha assicurato rinforzi all’allenatore pescarese, costretto nelle settimane passate a promuovere a titolari molti dei giocatori che, negli anni, la Samp aveva mandato in prestito in B o in altri club minori di A. Si spiega così l’ultimo posto per Quagliarella e compagni e il solo successo ottenuto finora contro il Toro, a fronte di imbarcate in serie. L’ultima sabato scorso contro la neopromossa Verona (che Difra aveva battuto nella finale di Lega Pro per la B con il Pescara nel 2010), fatale all’allenatore, che ha già rescisso con il club di Ferrero. Adesso arriverà Iachini, ma per salvare i blucerchiati dalla serie B servirà un mezzo miracolo e una rivoluzione nel mercato di gennaio.

Sezione: News / Data: Mer 09 ottobre 2019 alle 17:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print