A vent'anni, nel pieno della sua ascesa nel calcio che conta, mai avrebbe pensato di dover affrontare una emergenza così grande. Davide Bettella, difensore del Pescara e della under 21 vuole però provare a veder in prospettiva il bicchiere mezzo pieno: «Sono rimasto a Pescara e vivo da solo: non è facile, mi annoio. E’ più meno la stessa routine tutti i giorni, mi alzo verso le 9.30 e faccio le cose che fanno un po’ tutti. Il preparatore atletico Riccardo Cantarini ci contatta a gruppi di tre e facciamo, in videochiamata, un allenamento che dura circa 20 minuti. Successivamente pranzo e il pomeriggio mi dedico agli allenamenti grazie agli attrezzi che ho a casa». Con i compagni ci si sente durante la giornata: «Sì, siamo davvero un bel gruppo. Ora ci sfidiamo anche alla Playstation». Lei è originario di Padova, la sua famiglia si trova in una zona rossa: è preoccupato? «I familiari mi mancano molto, è innegabile, ma non sono preoccupato perché loro riescono a trasmettermi sicurezza e so che applicano tutte le precauzioni possibili. Ho sentito anche i miei ex compagni dell'Atalanta che sono a Bergamo. Dobbiamo aiutarli e dobbiamo aiutarci tutti insieme».

Sezione: News / Data: Mer 25 marzo 2020 alle 19:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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