Simone Aresti, neo portiere del Cagliari, ha parlato del suo ritorno a casa ai microfoni del sito ufficiale del club rossoblù, e ha speso qualche battuta anche sulla sua esperienza passata a Pescara: "Da quando me ne sono andato, rientrare è stato il mio obiettivo e il mio sogno. L’idea di tornare è stata uno stimolo a fare bene durante tutti questi anni. Non vedevo l’ora: è bastato un incontro col presidente Giulini e il DS Carli per sancire il mio ritorno. Andare fuori, giocare 230 partite da professionista, vincere due campionati, mi ha reso un portiere migliore, più maturo. Ho fatto esperienza, sono pronto per questa nuova avventura. Gli anni più importanti? Quelli di Terni e Pescara. In Abruzzo il primo anno siamo arrivati alla finale play-off, il secondo siamo saliti. Mi dispiace solo di essermi infortunato sul più bello, quando ero il titolare. So bene di partire come terzo dopo Cragno e Rafael. Ho davanti uno dei migliori giovani portieri italiani e un altro con alle spalle oltre 300 da professionista. In allenamento mi accorgo di essere indietro rispetto a loro, ma voglio lavorare duramente per ridurre il gap e poter dare una mano alla squadra, in campo e fuori".

Sezione: News / Data: Mer 11 luglio 2018 alle 18:30
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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