Un rigore procurato, un gol e un assist a Venezia sabato scorso. Il finale di stagione nel segno di Riccardo Sottil. I gol per sognare potrebbe regalarli lui alla gente dell’Adriatico. L’attaccante figlio d’arte, arrivato a gennaio in prestito dalla Fiorentina, è figlio di Andrea, ex difensore e di nuovo allenatore del Catania, in Lega Pro, appena richiamato per giocarsi la promozione in Sicilia. Una famiglia nel pallone che a giugno potrebbe festeggiare due volte: Riccardo in Abruzzo e Andrea in Sicilia. Il classe ‘99 a Firenze è paragonato già a Chiesa, che ha soltanto due anni più di lui, ma caratteristiche molto simili. In attacco può giocare un po’ dappertutto, ha un piede sinistro raffinato abbinato a una fisicità importante ed esplosiva. Pillon ci ha messo un po’ a rischiarlo nella formazione titolare. Largo a sinistra nel 4-3-3, ha cercato di sfruttare i suoi strappi negli spazi e la capacità di farsi trovare sulle verticalizzazioni improvvise di Brugman. All’Adriatico c’è un’ampia letteratura di giovani esterni d’attacco diventati protagonisti del grande calcio: Insigne, Politano, Ragusa, Caprari. Può bastare? A Pescara hanno già capito che si tratta del classico predestinato: Sebastiani vuole incontrare la Fiorentina subito dopo la fine del campionato per chiedere il prolungamento del prestito. A Firenze la pensano diversamente, soprattutto da quando è tornato Montella. Meglio goderselo in questo finale. Anche se Pillon trema: le prestazioni di Sottil hanno fatto colpo sul ct azzurro Nicolato, che potrebbe portarselo al Mondiale Under 20. Il nuovo golden boy della serie B al momento pensa solo al suo Pescara: basta andare sul suo profilo instagram per capire quanto il biancazzurro gli sia entrato nel sangue.

Sezione: Focus / Data: Gio 09 maggio 2019 alle 20:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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