In diretta su RMCSport, nella trasmissione pomeridiana 'Maracanà', Daniele Sebastiani, il presidente del Pescara, ha spiegato i motivi dell'esonero di mister Zeman:

I motivi dell'esonero di Zeman:

"È stata una separazione dolorosa e non voluta. Contro il Cittadella abbbiamo giocato bene, purtroppo gli episodi non hanno girato a nostro favore. Il mister non è tornato a Pescara per una riunione concordata ma è andato a Roma: per rispetto dei giocatori presenti all'incontro l'abbiamo dovuto esonerare. Dispiace, perchè altrimenti sarebbe rimasto con noi: per me è un fallimento del progetto. Il Pescara in questi anni ha dimostrato di non essere una società mangia allenatori. Quando in estate è tornato Zeman, tutti avevano in mente la squadra di 6 anni fa, ma la rosa di adesso è totalmente diversa: non ci sono gli Immobile, gli Insigne e i Verratti".

Si sente ferito dal comportamento di Zeman?

"Sono deluso, ho sempre creduto in lui, anche nei momenti difficili non è mai stato messo in discussione. Le ferite sono altre. Se è cambiato? Ha la stessa voglia di allenare, ma il tempo passa per tutti. Rispetto al passato è cambiato il modo di approcciarsi con i ragazzi, ora non c'è una regola per tenere i rapporti con i calciatori, bisogna personalizzarli"

Sul ritorno del direttore Giorgio Repetto:

"Sarebbe tornato a prescindere a fine campionato, ora sarà molto vicino al mister. La crisi di due anni fa è stata superata, ognugno ha capito i propri errori: Giorgio è un professionista che può dare tanto a questo mondo. Leone invece si occuperà della parte più operativa, dello scouting".

Sezione: Focus / Data: Ven 09 marzo 2018 alle 14:45
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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