Marco Sansovini, da qualche giorno approdato al Modena dopo 6 stagioni in biancazzurro, ha ripercorso i momenti più esaltanti della sua carriera al Pescara. in una lunga intervista rilasciata al collega Luigi Di Marzio de Il Centro: "Non mi sarei mai aspettato di fare delle stagioni così importanti con la maglia biancazzurra. La prima volta che mi prospettarono il Pescara quasi facevo fatica a credere di poter vestire quella maglia. Era il luglio 2007, ero appena rientrato dalle vacanze e il Grosseto voleva darmi in prestito. Avevo l’accordo con il Giulianova, che era in Seconda divisione. Dovevo andare lì, in prestito dal Grosseto, ma, poi, il mio agente mi prospetta la pista Pescara. Non ci penso due volte e accetto la proposta dell’allora ds Enzo Nucifora".


Una scelta azzeccata?
"All’inizio avevo qualche timore. In quel momento la società regnava nel caos e c’era una squadra con molti giovani. Avevo tanti dubbi perché venivo da esperienze in club minori, ma alla fine la scommessa è stata stravinta. In biancazzurro, a 27 anni, sono definitivamente esploso e la mia vita è cambiata. L’anno successivo sono tornato a Grosseto, in B, ho fatto tanti gol e poi il Pescara mi ha comprato nella stagione seguente. Il coronamento di un sogno, visto che poi sono rimasto per tre anni, centrando due promozioni".


Lei è entrato subito nel cuore dei tifosi, che, non a caso, la chiamano il “sindaco”.
"Devo tanto a Pescara e al Pescara. Sono stato sei stagioni in biancazzurro, ho dato tanto, certo, ma non come l’affetto che ho ricevuto dai tifosi. Sarò sempre in debito con questa città e con la società. Sono andato via, ma con il presidente Sebastiani ci siamo lasciati una porta aperta per il futuro. Magari, quando smetterò di giocare, tornerò per fare altro. Sarebbe bellissimo, visto che sono cittadino pescarese e ho comprato casa a due passi dal “Ponte del Mare”. Mi sento pescarese, sono stato adottato da questa città".


Che cosa vorrebbe fare quando appenderà le scarpette al chiodo?
"Fin quando starò bene fisicamente giocherò. Sono integro e per certe categorie non ho nulla da invidiare ai ragazzi di 25 anni. In futuro vorrei fare il direttore sportivo, ma c’è tempo per fare le giuste valutazioni. Adesso penso solo al campo".


In tanti anni di Pescara che cosa ha capito di questa città e dei suoi abitanti?
"I pescaresi si godono la vita fino in fondo. Sono speciali, amano la loro città in maniera viscerale e la difendono con onore. Pescara per i pescaresi è l’ombelico del mondo e fanno bene a tenere alla propria terra. Una città coinvolgente, che ti entra dentro. Mi mancheranno le passeggiate in bicicletta sul lungomare e il calore e la genuinità delle persone. Spero che il mio sia solo un arrivederci, non un addio".


 

Sezione: Focus / Data: Gio 30 agosto 2018 alle 20:00 / Fonte: Luigi di Marzio - Il Centro
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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