La costante delle ultime gare, per i biancazzurri, è stata quella dell’ingresso in partita ritardato. Ha quasi sempre stentato a trovare le misure e cominciare a giocare la formazione biancazzurra. A Cremona, Carpi, Parma, con il Cittadella e con l’Avellino, ha sofferto parecchio nei primi tempi, è rimasto in piedi a volte anche con un pizzico di fortuna, ma ha sempre salvato la pelle. Poi, quasi sempre, al rientro in campo le cose sono cambiate. Un po’ perché gli avversari cercano di tenere ritmi che non sono sostenibili per tutto il match. Un po’ anche perché, appena si apre qualche spazio per giocare senza troppa pressione addosso, la qualità individuale e quella di squadra comincia a prendere il sopravvento. E’ arrivata soprattutto così la rimonta biancazzurra. Quando riesce a imporre il proprio gioco, il Pescara sa essere molto pericoloso, anche se rispetto al’ideale zemaniano va molto meno in verticale. Ma ha mostrato altre qualità importanti.

Sezione: Focus / Data: Lun 23 ottobre 2017 alle 11:30 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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