Ieri pomeriggio in campo si è vista una sola squadra in campo. Fatta eccezzione per il primo quarto d'ora, poi è stato solo il biancazzurro, nonostante una giornata nuvolosa, a splendere su un Adriatico-Cornacchia finalmente gremito sugli spalti. Il successo premia la formazione di Oddo e regala quel terzo posto tanto agognato. L'obiettivo minimo era il quarto, per evitare il turno preliminare, una partita secca da dentro o fuori che può sempre riservare sorprese. Il traguardo invece sarebbe concludere il campionato da terzi, perchè così, oltre ad evitare il primo scontro e poter riposare qualche giorno in più e al vantaggio di giocare la gara di ritorno in casa, la possiblità, in caso di risultato di parità al termine del doppio scontro, di far valere la miglior posizione in classifica.

Il Pescara ha dimostrato ancora una volta di essere tra le migliori per gioco nel campionato cadetto. Anche quando in quelle dannate nove partite in cui si sono raccolti la miseria di tre punti, il gioco non è mai latitato. I concetti e i diktat calcistici sono rimasti tali e se si perdeva era solo per la psicosi che aveva colto la squadra nel momento in cui doveva difendere con tutti gli effettivi. La partita di svolta, in senso negativo, è stata senz'altro quella di Cagliari che portò i biancazzurri ad una sconfitta immeritata dopo aver dominato per più di un tempo. Quelle settimane sono oramai alle spalle e in campo si nota il lavoro svolto durante gli allenamenti per migliorare, come ha puntualizzato lo stesso tecnico, la fase difensiva, e non la difesa.

Il successo nel derby ha riportato quindi il Pescara nella posizione di classifica che merita. Quello andato in scena ieri è stato un vero e proprio scontro fratricida tra due compagini che lottavano per obiettivi altrettanto importanti: il raggiungimento della miglior posizione possibile in classifica in vista dei play-off, da una parte, e lo sforzo nel raggiungere la seconda salvezza, vista la pesante penalizzazione, dall'altra. Gli uomini di Oddo sono scesi in campo concentrati e dopo un inizio in cui hanno sofferto l'aggressività dei frentani hanno pian piano preso campo muovendo rapidamente la palla assestanto dopo la prima mezz'ora di gioco il colpo del KO firmato da Caprari (una perla da vedere e rivedere) e Zampano. Nella ripresa il canovaccio non è cambiato, anche se la Virtus, con l'orgoglio che la contraddistingue con l'ingreso di Milinkovic ha dato un po' di vivacità in attacco, senza però creare seri problemi alla retroguardia biancazzurra, se non in una sola occasione.

Adesso però è il momento di tenere alta la concentrazione per affrontare le ultime due gare, a Modena e in casa contro il Latina, nel migliore dei modi per conservare il terzo posto in classifica. La certezza è che con due vittorie nessuno potrà togliere la piazza d'onore agli uomini del patron Sebastiani. In più ci sarà la possibilità di fare un piccolo regalo alla Virtus perchè sia Modena che Latina lottano per salvarsi e precedono in classifica i rossoneri di soli tre punti e due vittorie contro queste concorrenti permetterebbero al Pescara di rendere nulli gli assalti di Trapani e Bari e permettere al Lanciano di accorciare in classifica. Proprio Bari e Trapani, giunto tra l'altro ieri al quattordicesimo risultato utile consecutivo, si scontreranno al Sant'Elia all'ultima giornata e la formazione allenata da Serse Cosmi riceverà sabato prossimo il Crotone che nonostante la storica promozione già raggiunta, vorrà mettere la ciliegina sulla torta vincendo il campionato. Gare che vedranno i biancazzurri felici spettatori.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 maggio 2016 alle 15:30
Autore: Marco Romano
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