Non è stata sicuramente una prestazione esaltante quella del Pescara contro il Cosenza. Dopo la bruciante sconfitta contro il Cittadella ci si aspettava una reazione immediata da parte del Delfino che però non è arrivata. Solo un pareggio per il Pescara, dopo una partita complicata dove il Cosenza è stato in grado di imbrigliare la manovra dei biancazzurri. Un primo tempo sottotono, al quale ha fatto seguito una ripresa leggermente migliore anche grazie all'inserimento di Bellini. E' mancato infatti l'attaccante, visto che anche Mancuso non c'era. Un reparto spuntato, ma in generale tutta la squadra non ha girato a dovere. Il Pescara è sembrato stanco, sulle gambe, come se abbia finito la benzina dopo aver fatto un grande campionato ad alti livelli. 

Il problema infatti, oltre alle assenze, sembra essere più fisico e mentale. Errori grossolani che il Pescara ha pagato caro, come quello commesso da Fiorillo, o altri che potevano costare anche il pareggio, vedi il fallo di Gravillon in area non visto dall'arbitro. Errori e disattenzioni che sono figlie di una mancanza di lucidità. La squadra è stanca, è impossibile nasconderlo e ora la sosta arriva al momento giusto. Il Pescara avrà modo di recuperare gli infortunati ma anche di ricaricare le pile. Stiamo entrando nel periodo cruciale della stagione, nel quale ci si gioca tutto. Arrivarci come abbiamo visto contro il Cosenza non porterebbe a nulla. Sosta quindi che arriva come la manna dal cielo, per poi ripartire, ci auguriamo, con il piglio giusto. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 marzo 2019 alle 18:28
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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