Nessun allarmismo. Il pareggio di Padova ha lasciato (e non poco) l’amaro in bocca ai ragazzi allenati da Pillon, ma ha dimostrato che il Pescara c’è. Dopo le due vittorie casalinghe contro Foggia e Crotone, Mancuso e compagni si sono resi protagonisti di un’altra ottima prestazione, alla quale – purtroppo – è mancata solo la vittoria.

È vero che subire una rimonta negli ultimi sei minuti di una partita potrà avere delle ripercussioni psicologiche sulla squadra, ma non è men vero che i biancazzurri sono l’unica squadra imbattuta di questo campionato (insieme alla Cremonese) e che occupano attualmente la seconda posizione in classifica.

Delusione e amarezza devono lasciare spazio ad entusiasmo e voglia di continuare la striscia positiva di risultati. Un campionato come quello cadetto non perdona momenti di distrazione e richiede la massima brillantezza mentale (oltreché fisica) per tutto l’arco della stagione.

A tal riguardo, la partita di sabato contro il Benevento sarà fondamentale per testare la tenuta della compagine abruzzese dopo la sfortunata trasferta veneta. I tre punti contro i campani potrebbero scacciare i fantasmi ancor prima del loro avvento, ma allo stesso tempo una non-vittoria non sarebbe drammatica, se si considera che restano ancora 30 partite da giocare. Nessun dramma, dunque, per una squadra che – fino a questo momento – ha fatto vedere cose egregie e che ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 03 ottobre 2018 alle 17:24
Autore: Mario Perri
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