Ripartire dalla pesante sconfitta contro il Brescia. Detta così sembra un paradosso, ma una vittoria domenica nella trasferta di Foggia vorrebbe dire che la squadra biancazzurra ha imparato la lezione.

È vero che la compagine abruzzese si è resa protagonista – in negativo – di una prestazione poco convincente, per usare un eufemismo; ma non è men vero che giornate storte come quelle di domenica scorsa – nell’arco di un campionato lungo, difficile ed estenuante come quello di Serie B – capitano a tutti, prima o dopo. 

È altrettanto vero che le scelte di Pillon contro le Rondinelle non sono state certo illuminanti. Avere schierato Kanouté come mezzala si è rivelata una forzatura bella e buona. Sarà fondamentale – da qui in avanti – riuscire a schierare i calciatori nel ruolo a loro più consono. Diventa fondamentale, ancor più in un momento negativo come questo, semplificare la vita ai giocatori e alla squadra, anche a costo di mettere da parte le proprie idee di gioco.

Certo, le pesanti assenze di Gravillon e Del Grosso per squalifica non aiutano il navigato allenatore veneto, il quale comunque non cercherà alibi e metterà la squadra nelle condizioni ideali per poter battere il Foggia. Sbancare lo stadio ‘Pino Zaccheria’ significherebbe uscire dall’impasse, ritrovare quella fiducia – parzialmente persa domenica scorsa – che ha portato il Pescara a disputare una prima parte di campionato da protagonista. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 08 febbraio 2019 alle 09:47
Autore: Mario Perri
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