Domenica il Pescara, contro il Novara dell’ex Maniero, ha ritrovato una vittoria (1-0) che mancava da un mese, in un ambiente surreale. Stadio quasi deserto, caos attorno a società ed allenatore in seguito alle dichiarazioni al veleno di Zdenek Zeman nella conferenza stampa pre partita, in cui ha evidenziato di nuovo la sua personalità schietta e diretta, affermando senza giri di parole che il rapporto con il Presidente Sebastiani non è proprio dei migliori. “Avevo dato le dimissioni il 1° Settembre perché i piani con la società erano altri e non sono stati seguiti” e poi ancora: “Con il Presidente vado molto d’accordo a tavola. Quando si tratta di parlare di calcio abbiamo idee diverse. Lui vuole un allenatore amico, io sono qui solo per lavorare”. Sono state queste parole a scatenare un polverone in un ambiente già turbato per una stagione finora non proprio esaltante, con una media punti da squadra che punta ad una salvezza tranquilla, situazione sicuramente al di sotto delle aspettative, visto che l’obiettivo minimo è il raggiungimento dei playoff. La vittoria con il Novara sembrava, inizialmente ed apparentemente, aver ridato la certezza al tecnico Boemo di poter lavorare con tranquillità al derby con l’Ascoli dell’ex Cosmi. Tuttavia nel post gara sono arrivate le dichiarazioni shock del Patron Sebastiani a togliere ogni certezza: “Non so se Zeman ci sarà ad Ascoli. Dobbiamo parlare.”. L’incontro, attesissimo, in programma ieri, non c’è stato. Il presidente è rimasto a lavorare nel suo ufficio mentre sono stati i Direttori Leone e Pavone ad avere un colloquio con Zeman negli spogliatoi del centro sportivo “Poggio degli Ulivi”, dopo la seduta pomeridiana di ieri. Non sono state rilasciate dichiarazioni dai dirigenti biancazzurri ma c’è quantomeno la certezza che il tecnico siederà sulla panchina anche nella delicatissima trasferta di Ascoli. Una mancata vittoria potrebbe, tuttavia, costare cara a Zeman. In tutto questo caos, ha provato a restituire tranquillità e serenità il capitano e trascinatore biancazzurro Gaston Brugman, appellandosi ai tifosi e chiedendo a loro di stare vicini alla squadra perché “Solo remando tutti verso la stessa direzione è possibile fare risultato anche non offrendo spettacolo”. Senza alcun dubbio in un ambiente di “guerra fredda” tra Presidente ed allenatore, è spesso la squadra a pagarne con prestazioni solitamente non esaltanti. La stessa ultima partita disputata dal Pescara non è stata esaltante dal punto tecnico, ma è stato proprio il Capitano Brugman a tirare fuori dal cilindro una magia che ha regalato i 3 punti e un po’ di tranquillità ai Biancazzurri. Dalle situazioni difficili si esce tutti insieme quindi il sostegno dei tifosi, soprattutto in questo momento è fondamentale. La speranza è che le parole dell’uruguaiano abbiano riunito almeno tifoseria e squadra. Fondamentali saranno le ultime due gare del girone di andata prima ad Ascoli, il 21 Dicembre e poi in casa all’Adriatico contro il Venezia di Pippo Inzaghi il 28 Dicembre. Urgono vittorie e punti per risalire in classifica.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 19 dicembre 2017 alle 12:30
Autore: Simone d'Annibale
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