Il tira e molla in società è destinato a continuare. I protagonisti? Danilo Iannascoli e Daniele Sebastiani, ovviamente. L’oggetto del contendere è il controllo del pacchetto di maggioranza del club. Il primo, Iannascoli, non ha mai fatto mistero di voler acquisire il controllo del sodalizio, prelevando il pacchetto in dote al principale azionista del quale non condivide da tempo la gestione. Il secondo, Sebastiani, sostiene di essere disponibile alla vendita, a determinate condizioni, ma che non ci sono stati ancora passi concreti. Proprio quest’ultimo, nel post Pescara – Chievo, era stato netto nel commentare gli sviluppi del possibile passaggio di mano. "Non ho ricevuto ancora alcuna offerta da Iannascoli. Quando arriverà la valuterò. Chi vuole acquistare deve contattare il sottoscritto non le televisioni. Gli spot televisivi non servono a nulla", le parole del presidente alle tv locali dagli spogliatoi del Bentegodi. La risposta di Danilo Iannascoli non si è fatta attendere. L’ex a.d. ha divulgato il contenuto della PEC con la quale è stata comunicata alla controparte in data 23 febbraio alle ore 19:55 l’intenzione di “formulare una offerta formale per l’acquisto delle quote della Delfino Pescara s.p.a. della quale è proprietaria la Inter Service Leasing s.r.l.” e – si legge nel documento ufficiale sottoscritto dallo stesso Iannascoli e dai suoi consulenti (Avv. Sanvitale, Avv. Di Bartolomeo e Dott. Costantini) – “a tal fine pare indispensabile procedere ad una valutazione della società e, di conseguenza, delle quote sociali, da effettuare attraverso una preliminare attività di due diligence, mediante la nomina di consulenti legali e commerciali di fiducia per ciascuna parte”. 

Il documento è stato accompagnato da una dichiarazione al veleno: "Il Sig. Sebastiani mente sapendo di mentire. Ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta scritta, ma, ahimè, riscontriamo solo fantasiose dichiarazioni". Ieri Iannascoli – che già a dicembre aveva formulato una offerta ritenuta “non congrua” dalla controparte - non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni per non alimentare il botta e risposta mediatico. Ma ha fatto trapelare due importanti novità, che potrebbero risultare decisive per aprire realmente una trattativa tra le parti: la disponibilità ad acquisire sia le quote di Sebastiani sia quelle degli altri soci a lui legati (per un valore azionario di circa il 70%) e di non avere preclusioni ad affidare ad una società terza e specializzata la preliminare stima del valore del club

Sezione: Copertina / Data: Mar 28 febbraio 2017 alle 14:01 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print